Una splendida partita, dominata dai lanciatori e giocata impeccabilmente dalle difese, lascia un po’ d’amaro in bocca all’Italia, sconfitta 1-0 nell’esordio contro la Nazionale giapponese (vincente 4-1 nella partita d’allenamento di 24 ore prima contro i padroni di casa oranje), alla Haarlem Week 2018, ma le sensazioni che questa squadra azzurra ha saputo trasmettere al buon pubblico del ‘Pim Mulier’ sono state evidentemente positive, se l’indice è il caloroso applauso che ha accomunato a fine gara i ‘guerrieri’ sul campo.
Dopo un primo attacco azzurro senza esito, risolto con pochi lanci dal partente nipponico Morishita, il primo uomo del lineup orientale tocca un singolo al centro a Luis Lugo, che poi lo tiene sotto attenta osservazione, anche se il veloce esterno sinistro arriva poi in seconda sulla battuta in diamante di Yonemitsu. Il terzo battitore giapponese, Tatsumi, incoccia una palla che sembra infilare il buco fra interbase e terza, ma Robel Garcia, schierato al centro dell’infield, strappa gli applausi al pubblico olandese bloccando in backend e assistendo con millimetrica precisione nel guanto di Colabello. È lo stesso prima base a raccogliere senza problemi un debole pop di Tongu, chiudendo così la ripresa.
Velocissimo anche il secondo attacco azzurro, mentre Lugo, che si va evidentemente scaldando, infila 3 K consecutivi a quinto, sesto e settimo in battuta.
Nel terzo inning, è Freddy Noguera a inaugurare la casella delle valide azzurre, con un singolo lungo il foul di destra che non ha conseguenze; risponde subito Kodama nella parte bassa, ma anche in questo caso, dopo la rubata, non succede nulla, anche perché di due pitcher prendono, se possibile, ancora di più in mano le redini della gara infilando 3 out consecutivi ad ogni turno, fino al sesto, quando è ancora Noguera, con la base per ball, a dare qualche pensiero alla difesa giapponese, finendo però colto rubando dal braccio di Hayata Fujino.
Dopo 5 riprese lanciate impeccabilmente da Lugo (2 valide, 9 SO), prende la collinetta Alex Bassani, che ne prosegue l’opera, con 3 out immediati (2 K) e concedendo un singolo innocuo nel settimo inning.
A inizio ottavo, anche Morishita lascia il posto a Shimitzu, subito battezzato da Federico Celli con un singolo al centro; Zileri mostra 2 volte il bunt, ma è gelato dal cambio del rilievo e Gerali manda Alex Sambucci a battere al posto di Trinci; il pinch hitter ingaggia un lungo duello con Shimitzu e ne esce vincendo la base per ball, tanto che il manager giapponese Ikuta corre subito ai ripari con un nuovo lanciatore: Hiromi Ito, mentre Sambucci è sostituito a correre da Alessandro Deotto. Il nuovo lanciatore del Sol Levante si libera prima di Noguera, strikeout, quindi è l’interbase Kodama a sventare il pericolo eliminando in seconda Deotto dopo avere raccolto la battuta di Poma.
Anche il Giappone mette un corridore in prima nella parte bassa della ripresa, con uno fuori, ma è bravo Bassani a gestire il sacrificio di Kodama e a far battere facile su Garcia il pinch hitter Aizawa.
Ito ottiene 3 K consecutivi contro il cuore del lineup azzurro nel nono, e i suoi, contro Filippo Crepaldi, esordiscono con la base ball del nuovo pinch hitter Katsumata, poi sostituito a correre; Tatsumi si sacrifica verso lo stesso Crepaldi, che fa il primo out, mentre Kamikawabata arriva in seconda. Tongu tocca alto un pop di cui s’incarica Garbella, quindi, dopo la base intenzionale al quinto del lineup Toshiya Sato, è Yukiya Sato a toccare alto su Garcia, aprendo le porte al tie break del decimo inning: gli ultimi 2 out azzurri, Garcia e Colabello, si portano rispettivamente sui sacchetti di seconda e prima, entrambi spinti avanti da un bunt perfetto, di Nico Garbella, che gli vale il singolo e le basi piene. Ito esordisce contro Celli con 2 dritte interne, strike, poi lo inganna col cambio, e l’esterno riminese è il primo out, Zileri tocca un pop a destra, troppo corto per trasformarsi in una volata di sacrificio, e Deotto, al piatto è il terzo out.
Tocca al Giappone partire con i corridori in prima e seconda e farli avanzare entrambi con il sacrificio di Teruaki Sato. La giocata decisiva della gara è lo squeeze di Umino, impossibile da giocare per la difesa azzurra, mentre Ito arriva sparato a segnare il punto della vittoria nipponica.
IL SITO DELLA HAARLEMSE HONKBALLWEEK 2018
da Haarlem (Paesi Bassi), Marco Landi